Matteo da Gualdo
“Di quel color che per lo sole avverso nube dipigne da sera e da mane, vid’îo allora tutto ’l ciel cosperso.”
Dante Alighieri, Commedia, Paradiso, Canto XXVII –
Chi fu
Matteo da Gualdo
Sullo scorcio del Quattrocento l’Umbria appenninica diventa culla di una vera espressione di rielaborazione artistica, trait-d’union territoriale e maniera unica di esprimere il linguaggio pittorico. Protagonista di questa fortunata stagione è Matteo da Gualdo, che Federico Zeri definisce il Modigliani del Medioevo per le caratteristiche forme espresse dalle sue linee. Corpi allungati, grafismi e rigidità si fondono col classicismo padovano e con gli esempi marchigiani. Prendono vita opere uniche, pensate con cura e intelletto, declinate attraverso il gioco della luce e la timidezza delle ombre. È il Rinascimento Eccentrico.
Sulle Orme di Matteo
Il percorso sulle orme di Matteo da Gualdo è un vero viaggio nelle terre del pittore attraverso i luoghi in cui ha vissuto e lavorato, le opere che le caratterizzano, i nomi che accompagnarono il maestro, ma anche attraverso i volti dei personaggi più noti che segnarono la storia d’Italia in quel tramonto di Medioevo, e che brevemente incrociarono la strada della loro esistenza con quella di Matteo di Pietro di Ser Bernardo: Nicolò di Liberatore detto l’Alunno, Bartolomeo di Tommaso, Carlo Crivelli, Lucrezia Borgia, Cesare Borgia, Sigismondo d’Este, Niccolò Machiavelli.
Un reale tracciato negli splendidi scenari dell’Umbria orientale, attraverso i meravigliosi panorami naturalistici e l’unicità del patrimonio storico e artistico dei borghi che impreziosiscono il Cuore d’Italia: un’avventura che unisce spazi museali, territori e città nel nome del Rinascimento più nascosto, eccentrico.